Accoglienza

Il centro diurno Anffas è accreditato presso il Servizio sanitario Nazionale e segue pertanto per l’ammissione la procedura standard prevista dalla ASL. E’ quindi necessaria l’autorizzazione di questa alla presa in carico, periodicamente rinnovata.

La prassi operativa vuole che vi sia un colloquio preliminare con l’assistito ed i suoi familiari, allo scopo di verificare l’appropriatezza dell’inserimento secondo criteri di efficacia e di efficienza. Occorre ribadire tuttavia che tale verifica è in primo luogo di competenza dell’Azienda Sanitaria, così come lo è a tutt’oggi la compilazione di un piano riabilitativo individuale che, di fatto, viene però concretizzato dall’èquipe del centro Anffas. La particolare struttura dell’Associazione richiede inoltre che di ogni ammissione venga stilato un rapporto da parte dell’èquipe che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio Direttivo. L’intera prassi è curata dalle Assistenti Sociali.

 

Modalità di relazione con il pubblico - È nominato un responsabile delle relazioni pubbliche nella persona di un’Assistente Sociale. Tale responsabile ha il compito di curare le procedure informative, la gestione di reclami, richieste e suggerimenti, la distribuzione del materiale informativo.

Data la relativa semplicità della struttura burocratica dell’istituto, fino all’istituzione di questa figura la gestione delle relazioni con il pubblico è stata informale e, generalmente, non problematica. Tuttavia è doveroso stabilire una prassi operativa che garantisca la correttezza dei reciproci rapporti. Il Responsabile quindi avrà il compito, in circostanze normali, di seguire,  controllare ed incanalare il normale svolgimento dei flussi informativi tra l’associazione ed il pubblico e viceversa, intervenendo in maniera ufficiale solo su specifica richiesta, o qualora ne ravvisi autonomamente la necessità. In questo caso, sarà il referente a raccogliere le istanze e far seguire ad esse il corretto iter procedurale.

Iter procedurale - Il referente risponde all’utente circa le iniziative intraprese e comunica ai responsabili interessati la notizia del reclamo o segnalazione, affinché essi provvedano ad adottare le misure necessarie ad evitare la persistenza dell’eventuale disservizio e/o forniscano al referente tutte le informazioni necessarie per comunicare un’appropriata risposta all’utente.

Acquisisce tutti gli elementi conoscitivi del caso e propone al Direttore la risposta da inviare all’interessato. Questi la approva, oppure demanda la questione al Presidente ed al Consiglio direttivo, che si impegnano a dare una risposta nel più breve tempo possibile (non oltre la prima riunione di consiglio utile).

Non si ritiene di dover costituire una apposita commissione mista conciliativa, in quanto i familiari sono già intrinsecamente tutelati dalla natura di associazione di familiari che ha l’Anffas.

Tale caratteristica rende anche piena attuazione al principio della partecipazione, espresso nell’introduzione del presente documento.

Il Referente ha anche il compito di verificare che una relazione clinica venga consegnata all’utente al momento delle dimissioni del paziente dall’istituto. Tale relazione verrà consegnata in busta chiusa al diretto interessato, o in caso eccezionale di documentata impossibilità, su delega scritta dell’interessato o del suo legale rappresentante. Il ricevente firmerà una ricevuta del materiale che verrà conservata dal Referente.

 




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